Ci sono controindicazioni per l’utilizzo di infrarossi sul nostro corpo?
In realtà molto dipende dalla terapia che si sceglie. In linea generale l’infrarosso, non emettendo nessuna onda magnetica, è praticamente esente da effetti collaterali.
Ma bisogna comunque distinguere tra 2 fondamentali tipologie di uso di infrarosso lontano: i trattamenti con lampade ad infrarosso, e i trattamenti con tessuti FIR (Far Infrared Rays).
Terapia con lampada o con tessuto a infrarosso: quali controindicazioni?
Nel primo caso, ovvero la lampada ad infrarossi, essendo un’energia che trasmette calore, deve essere ben misurata e calibrata. Pertanto potrebbe essere effettuata con cautela nei soggetti cardiopatici ed essere controindicata in chi soffre di trombosi, disturbi della coagulazione, lupus, insufficienza renale o se si è particolarmente sensibili al calore. In ogni caso è sempre opportuno che i trattamenti siano seguiti da mani esperte.
Nel caso dei tessuti a infrarosso le controindicazioni sono praticamente uguali a zero. Questo perché il Tessuto FIR non emette calore, bensì, grazie a bio-minerali fusi all’interno della fibra, riflette gli stessi raggi infrarossi che il nostro corpo produce. Quindi si tratta di un trattamento naturale al 100%. A contatto con il corpo, i tessuti in Fibra FIR aiutano a prevenire, controllare e alleviare diverse patologie. A distanza di 3-6 mesi si può valutare la possibilità addirittura di riduzione di farmaci.
Inoltre, qualora si assumano integratori o creme per la riduzione della cellulite, il tessuto a infrarosso ne amplifica le potenzialità e ne riduce le controindicazioni. Questo consente di avere dei risultati soddisfacenti e in minor tempo rispetto a un normale trattamento.
Da oggi, i dolori articolari finora trattati con antidolorifico, antinfiammatori e terapie hanno un nuovo alleato che promette non solo la riduzione ma l’abbattimento del dolore e delle controindicazioni.
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